Recensione di “Come d’aria” (Elliot, 2023) di Ada D’Adamo, romanzo vincitore del Premio Strega 2023
Titolo: Come d’aria
Autrice: Ada D’Adamo
Tre aggettivi per descriverlo: Leggiadro, Potente, Cristallino
Fuochi assegnati: 🔥🔥🔥🔥🔥(5 su 5)
Recensione incendiata:
Le danzanti lezioni di aria
Vi è mai capitato di vedere un balletto alla Scala? I ballerini incantano con leggiadria, i loro corpi potenti privi di ogni chiasmo, donne e uomini vitruviani che volano nella loro musica, piccoli mercuri che hanno le ali sulle punte; noi spettatori applaudiamo, convinti che la danza sia semplice, ignari delle pesanti sessioni di allenamento, della dedizione con cui ci si guarda allo specchio e si correggono le imperfezioni, delle ore della propria vita passate affinché il passo risulti leggero.
Io lettore, totalmente inesperto di questo peso, quando apro le pagine di “Come d’aria” assisto per la prima volta a una lezione di danza; anzi, mi correggo, una danzante lezione di aria. Ada D’Adamo, l’autrice, racconta in questo libro autobiografico di essere stata una ballerina; una ballerina che ha dovuto smettere, per poter aiutare nella vita e nella sua sussistenza sua figlia, Daria, con un grave problema congenito a livello cerebrale; una ballerina che ha dovuto danzare sul notturno più oscuro, una grave malattia tumorale che l’autrice ha dovuto affrontare, un adagio maligno che ha tragicamente vinto. E per quanto gli argomenti del romanzo possano sembrare dei gravi sui piedi, Ada D’Adamo non si dimentica di danzare leggera, regalando al lettore la sua lezione, donando a sua figlia il suo testamento: danza, lettore, giorno per giorno, con tenacia, con coraggio, con speranza, con l’umiltà di godere di qualsiasi momento, con la rabbia di combattere per ciò che ci spetta, con la leggerezza che è nutrimento di ogni passo della propria vita, con tutto l’amore incondizionato che si prova per i propri figli; danza, lettore, come d’aria.
Terminato lo spettacolo di “Come d’aria”, mi rendo conto della mancanza delle sue imperfezioni, ore e ore di vita passate a lavorare, a scontrarsi con le proprie avverse pesantezze, per poi ballare leggeri nella propria scrittura; se mai, in questo 2023, dovessi incontrare una Strega beneventana,in possesso di un premio, desiderosa di imparare il ballo della vita, le consiglierei di leggere Come d’aria per assistere estasiati alla sua lezione.
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