Un testo

“Un testo” di Lorenzo Foschi

Vorrei scrivere un testo.

Un testo senza tempo, che alberghi nelle memorie.

Che permanga nell’aria, che ristagni nella brina.

Una scoria radioattiva nelle lande di Chernobyl.

Un testo di cui sottolineare ogni parola.

Da bucare con la matita, da aggredire.

Da bruciare, da non voler mai più assorbire.

Un testo che faccia rimpiangere di poter leggere parole.

Che porti sofferenza, perché l’egoismo è Umanità.

Vorrei scrivere un testo denso, con parole come tuoni.

Un testo che echeggi, che confonda.

Un testo che rientri, che chiarisca.

Delicato come il corsivo, violento come il gotico.

Prorompente come il flusso di coscienza.

Inevitabile come il vomito.

Vorrei scrivere un testo forte come l’assenza.

Un testo che esprima quanto solo la pagina bianca sa.

Il Nulla che solo è Tutto.

E per questo non esisterà mai, poiché perfetto.

E per questo continuerò a scrivere, per sempre.

Finchè non morirò io, o non morirà l’arte in me.

Vorrei scrivere, dunque scrivo.

Doleo, ergo sum.

Di Lorenzo Foschi

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