Romantici rottami (2023) di Rhys Hunt – Recensione

Ciao, amic* lettor*.
Oggi voglio ringraziare Rhys Hunt per avermi gentilmente mandato una copia del suo romanzo, Romantici Rottami. Ovviamente voglio parlarvene, senza spoiler, così da poter destare la vostra curiosità e rendervi partecipi di questo nuovo e fantastico mondo.

Romantici rottami è un urban fantasy ambientato a Bergen. Infatti, celati agli occhi degli esseri umani, sotto la dittatura dell’Impero Sowilo, vivono gli occulti. A disturbare la tranquillità della città è la comparsa di una pianta magica che tiene prigioniera una giovane occulta ibrida centauro portatrice di una intricata profezia che minaccia la vita dell’imperatrice e coinvolgerà i nostri protagonisti: Ulfrikr, un occulto ibrido centauro, figlio di una famiglia aristocratica che ha deciso di allontanarsi dalla ricchezza e dai privilegi per aprire un pub con il suo migliore amico, Ilkay, quest’ultimo metà occulto e metà lupo mannaro; Hnoss, nata nel mondo degli esseri umani, strappata alla sua famiglia perché occulta ibrida nix; infine Nikolaj, un occulto ibrido vampiro e secondo genito della famiglia affidataria di Hnoss. Essi sono quindi costretti a lavorare insieme per interpretare la profezia e scoprire chi è la mente che vi si cela dietro.

L’originale mondo creato da Rhys è , come già detto, abitato dagli occulti, esseri magici che attingono il loro potere dall’hugr, ovvero un’energia magica presente dentro di loro. Secondo le leggende, in tempi ormai remoti, gli esseri umani e le creature magiche, come per esempio centauri, vampiri, nix, vivevano insieme pacificamente. Nel corso dei secoli, tale convivenza ha influenzato entrambe le specie: rendendo gli umani consapevoli del loro hugr – sono così nati gli occulti, per l’appunto – e dotando le creature magiche di coscienza e ragione; non solo, le unioni fra specie hanno dato vita alle ibridazioni, arrivando così ai tempi in cui è ambientata la nostra storia: quelli di una società fatta di occulti dotati poteri particolari in base alla loro discendenza. Per esempio Nikolaj e la sua famigli sono per metà vampiri, oppure Hnoss ha il potere di leggere nel pensiero grazie al sangue nix nelle sue vene. Insomma ogni ibridazione ha delle caratteristiche precise che non solo incidono sui poteri dei personaggi, ma, e a mio parere, dà decisamente una marcia in più alla storia; sono parte integrante delle loro personalità: Ulfrikr, per esempio, è un ibrido centauro con il potere della chiaroveggenza, questo sembra renderlo un essere buono e semplice, dotato di una purezza di intenti superiore a quella di tutti gli altri. Senza cadere nella monotonia o in una psicologia troppo piatta, l’autrice è riuscita a creare un personaggio bianco senza un briciolo di oscurità nel suo cuore.
L’unico dei protagonisti che non è frutto di una ibridazione, ma ha comunque una parte di creatura occulta dentro di sé, è Ilkay. Egli è diventato un lupo mannaro nel classico modo che tutti conosciamo: a causa di un aggressione da parte di un suo simile. Nonostante non sia lupo dalla nascita anche per lui la presenza di una seconda seconda natura caratterizza fortemente il suo essere. A differenza di Ufrikr, infatti, il personaggio di Ilkay è decisamente più grigio. Non è nobile o onorevole quanto Ulfrikr (nessuno lo è in realtà), a tratti appare egoista e distruttivo, scontroso e solitario proprio come un lupo che nel profondo, però, ha bisogno dell’amore e del sostegno del suo branco. La scrittura di Rhys è semplice e piacevole. Essa ci conduce in una storia ricca di mangia pronta a sorprenderci. Inutile dire che il finale del libro esige assolutamente un seguito, che io personalmente attendo con ansia per due motivi: le questioni che apparentemente fanno da sfondo nel corso della narrazione sul finale entrano prepotentemente in scena, diventando principali, e quindi, richiedono una storia degna di raccontarle; la seconda semplicissima motivazione è che mi sono affezionata ai personaggi (soprattutto ad Ilkay).

Al di là della trama avvincente e dei personaggi originali, questo romanzo è la narrazione attiva della psicologia dei suoi protagonisti: con il loro vissuto e le loro emozioni a fare da padroni nella narrazione, l’autrice dà vita ad un viaggio fatto di battaglie per la libertà, per l’amore e per la giustizia. La lettura di Romantici rottami non vi fa soltanto immergere in un modo fantastico, essa è fatta anche per farvi riflettere sui sentimenti e sul quotidiano. Rhys analizza e porta in primo piano le emozioni che tutti, ogni giorno della nostra vita, potremmo ritrovarci a vivere. Lo fa attraverso un mondo magico proprio per sottolineare che nonostante le differenze tutti possiamo provare gioia e dolore.
Romantici rottami è sia il titolo, sia la giusta definizione del libro: quattro personaggi con le loro storie, i loro sentimenti messe a nudo per voi. Se avete voglia di avventura condita con tanto romanticismo, dolcezza e profondità emotiva, leggere questo romanzo è la scelta giusta per voi.

Un caro saluto a Rhys Hunt, se siete interessati a Romantici rottami lo trovate su Amazon, recensione a cura di Ilaria Carnara

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