Poesie di Emiliano Peguiron
Angolazioni
In generale chi non farebbe fuori
il Generale
chi da sottoposto non spezzerebbe
la subordinazione
chi da operaio non farebbe saltare
in aria le costruzioni
Di base
chi non direbbe di solito faccio
ma oggi è un’altra storia
chi non darebbe un bel calcio
sulle gengive alla coerenza
chi vorrebbe ma fa senza
Ancora
chi seppellirebbe tutto
ricominciamo, andiamo per vie
sono fortunato solo a esprimermi
eppure il desiderio di avere
è sempre stato dietro l’angolo del verbo.
Poesie
A volte ritornano
queste mie figlie
le posso veder rotolare.
I figli degli sbadigli
li posso individuare
mettere sull’attenti
birilli contemporanei
se potessi ridere
tutte le volte
che sento sull’attenti
senz’altro rimarrei
privo di denti.
Richiami
Raccontami le balle le frottole
il fieno dove sereno adagiavo
braccia testa e gentilezza
l’amaca sospesa tra il ritorno
e l’oblio trascinato dal biondo
malizioso morboso morente
di fango e carcasse
ripieno di Richiami
verso casa in mezzo al fine
una collina sola come l’albero
il mio viso a righe.
L’ultima portata
Avevamo fatto un patto
mai più stoviglie sporche
eppure ogni notte
ci sorprendevano
a profanare sacchi d’indifferenziata
a organizzare il nostro funerale
che pianti poi che lacrime di gioia
quali balzi e stupide moine
finire dovrebbe essere un dono
pulire fino all’ultima macchia
di sugo e passato rancido
sdraiarsi con la pancia piena.
Poesie di Emiliano Peguiron
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