“Deformazione professionale” di Fabrizio Pelli
Fabrizio Pelli è un nuovo poeta dell’Incendiario, che ci propone questa sua silloge, Deformazione professionale, quattro poesie su un mondo di oggi che disillude. Deformazione professionale anticipa una prossima raccolta di Fabrizio Pelli, in fase di scrittura.
1.
domani primo giorno
di un lavoro per campare
guadagnato al colloquio
a cui alla domanda
si descriva in tre parole
ho risposto
sono stato meglio
davanti al portone di vetro
lucido specchiante trasparente
vorrei mio padre
abbracciarmi
come usava coccolarmi
all’asilo
prima di lasciarmi
2.
lavoro
prima persona singolare
modo indicativo
tempo assente
3.
ho chiesto il tempo indeterminato
per pagare stabilmente con un salario di successo
il rispetto dei genitori
e un posto in affitto fra i figli di cui vantarsi
4.
cosa pensare degli uffici
fondamentalmente musei
in cui esporsi come gigantografie
180 cm di altezza x 50 cm di spalle
con il profilo migliore illuminato
da associare senza sforzo a un resumé
capolavoro in creolo commerciale
e infine al primo errore
giocarsi l’identità a duello
gli indici come fioretti
contro un capro espiatorio
combattuto ad affondi con il dito
vinto di colpa in colpa
Poesie di Fabrizio Pelli
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