Potere informe

POTERE INFORME di Biagio Vitale

a Pier Paolo Pasolini

…costipazioni furiose,

              ricatti morali,

         TV che rendono gloriose

              e stupide le pietre

                    – tutto annunciato.

Un popolo che ha bisogno d’un pretesto

per portare avanti la lotta,

qualsiasi lotta, per manifestare

  e gli atti, i minimi atti

    ormai consunti

  – non più voluti,

               non più voluti,

  capisci?!…

Un popolo disancorato!

Un giorno un ragazzo

camminerà per le stradine

d’una città di ricatti e d’amore,

avrà stretto nelle mani

un libriccino:

non chiederà nulla, saprà

ciò che il mondo sa…

Le Istituzioni non avranno

alcun peso: il loro candore

                             sociale

                 è mostruoso!…

Le Asie continueranno a

lottare per le Istituzioni

          – non più religiose,

                  non più religiose –

ma dogmatiche.

L’Europa avrà un solo peso:

nascondere gli ordini cosmici

e dibattere su istanze economiche,

morali, giuridiche, cristologiche

con l’avallo del senso comune!

Le Regioni d’Italia

 avranno come statuto speciale

un chicco di grano: e le Calabrie,

 le Puglie, gli Abruzzi,

                le Campanie

e le Umbrie, tutto, 

tutto soffocato dal sole

         impastato con la terra.

Sì, sogni, visioni

    protratti nei pomeriggi 

grazie ai versi magici 

         d’un poeta fraterno,

ai colori d’un pittore

   che impone le sue forme,

all’anonimato feroce

d’un romanziere lodato ma

                          mai letto,

a dei vecchietti all’angolo

                        d’una piazza,

carichi e ignari del mondo…

Tutto questo,

         richiesto e voluto

  dalla musica e dal sole

dei pomeriggi d’estate

     in cui la luce

                  è di taglio

e presenta persone e cose

col loro volto.

Tutto questo,

        richiesto e voluto…

Intanto scrivo versi, versi,

spendendo i pochi soldi

delle mie lezioni,

dopo aver perso

il pudore leggendario

della gioventù, fino

a consumarmi,

per un bisogno d’amore…

E la Poesia

è un atto d’amore,

sempre,

anche quando accusa,

critica, inveisce,

anche quando confessa ciò

che la vita innocente

impone,

perché è un atto sacrale!

In Italia, ormai,

i politici non solo

simulano orgasmi retorici

sorridendo alle telecamere

o chiedendo pietà a alti prelati,

ma impongono propagande

di Fede, atti notarili…

E la Sinistra,

che ha perso il valore morale

della lotta nel dopoguerra,

ora non vuole altro

che ricorrere alla nostalgia,

alla memoria

o alla lotta aggressiva,

ricattatoria, derisoria.

Ogni atto politico

implica un atto culturale,

sempre, ma l’Italia ha perso

tutto: nemmeno la grazia

dei ragazzini che giocano

nei viali è integra!…

Uno sfacelo,

       voluto, richiesto!

E i giornali della Democrazia

continuano trionfalisticamente

a accusare il Potere

                              informe,

                    volgare!…

«Alla gente piace la critica

                            al Potere»

– diceva Eschilo.

Napoli, 2011

Di Biagio Vitale

Hai una racconto o una poesia nel cassetto? Inviacelo tramite email: redazione.incendiario@gmail.com

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