XX

25 novembre 2022.

La giornata contro la violenza sulle donne. E i molti, gli ottusi, non riescono a comprendere quale siano queste violenza. Perché è violenza uno sguardo inopportuno, un apprezzamento non richiesto, una superiorità tossica, una manipolazione mentale, un possesso fisico. Non esistono violenze grandi o piccole: ciò che toglie libertà è violenza. L’Incendiario ha pensato per questa giornata di raccogliere una serie di testimonianze, per sensibilizzare sull’argomento. Abbiamo chiesto a tre nostre autrici e collaboratrici di consigliarci un libro, un podcast, un’attività, un articolo di giornale o un video che faccia riflettere sul senso del 25 novembre. Il nostro obiettivo è diventare una cassa di risonanza, che possa utilizzare i media per arrivare nell’anima di chiunque creda all’inutilità del femminismo. Vogliamo arrivare a coloro che non credo e a una società in cui ancora i passi da fare sono tanti al fine di riconoscere ogni tipo di violenza, dallo sguardo inopportuno fino al femminismo. Siamo grati, pertanto, a Roberta Sciuto, Francesca Tamani e Alessia Volpe.

Roberta Sciuto:

Il movimento femminista si evolve in parallelo con la realtà di cui vuole farsi manifesto. Abbiamo bisogno di ascoltare storie, testimonianze, così potremmo migliorarne la visione, ampliarla e perfezionarla. Consiglio Pensiero madre edito dalla Neo proprio perché rappresenta un grappolo di storie, unite da un filo conduttore ma distinte per esperienza e punto di vista.

Francesca Tamani:

Vorrei segnalare un’opera partecipata: Virginia per tutte di Patrizia Benedetta Fratus. Una testimonianza davvero toccante che ha dato la possibilità a molte donne ospitate nelle case rifugio di venire a contatto con la bellezza e di riscattarsi. Un esempio di come un libro, in questo caso Una stanza tutta per sé, di Virginia Woolf possa toccare tante vite e dare speranza. La Fratus è un’artista impegnata nel sociale da anni. Cito anche un’altra sua opeta Come tu mi vuoi, sempre incentrata sul tema della violenza sulle donne.

Alessia Volpe:

Sono purtroppo molto toccata da questa tematica. In molti casi la violenza non viene rappresentata in modo comprensivo, ma credo che i libri Ugly Love e It ends with us ci vada vicino. O quasi.
Il film La ragazza più fortunata del mondo ci va anche molto molto vicino. Credo sia comunque impossibile rappresentare tutto ciò che ne consegue. Neanche per chi ci è passato. Da che io mi sono aperta con le mie amiche riguardo alla mia esperienza, ho scoperto che TUTTE loro hanno vissuto qualcosa di simile. TUTTE. Nessuna esclusa. Le statistiche possono essere buttate nel cestino. Non è uno su tre. Forse è una su dieci che si salva. Se potessi esprimere un desiderio, essendo certa che si avvererebbe, chiederei che ogni donna si sentisse tranquilla a entrare in una stanza con dieci uomini, a camminare da sola la sera, a bere un calice di vino in più, a uscire con un ragazzo incontrato su tinder. Che nessuna sentisse mai più la necessità di condividere la sua posizione con un’amica durante una qualunque di queste situazioni.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...