Più forte

Racconti oltre i margini: Più forte

  • Mi schiaffeggiai e non sentii niente. Mi tagliai e non sentii niente. Allora pensai bene di smontare i miei pezzi. Credevo di essere là sotto

“Te lo assicuro”

“Posso davvero?”

“Certo. Più forte”

Luca inarcò la schiena, stirandosi all’indietro. Poi scaricò il pugno in faccia a Nicola. Quest’ultimo fece due passi traballanti, battendo gli occhi. Dal naso uscì un fiotto vermiglio.

“Cazzo!”

“No, tranquillo. Non sento niente”

“Impossibile”

Nicola prese un fazzoletto, lo arrotolò stretto e lo inserì nella narice offesa.

“Ti dico che è tutto okay”

“Volevo menarti da troppo tempo”

Nicola, impassibile, guardò il volto estasiato dell’altro.

“Okay”

“Ti giuro! Sei uno stronzo”

Cambiò espressione. Aggrottò la fronte, improvvisamente furioso.

“Mi dici che cazzo… perché cazzo te la sei scopata, eh?”

Tirò un calcio sullo stinco di Nicola, che non si mosse.

“Sei una merda!”

Voltò le spalle al ragazzo.

“Una merda! Una merda!”

Nicola rimase immobile. Con lo sguardo fisso sulla schiena di Luca, che si allontanava. Quando fu distante, respirò profondamente e si avviò verso la macchina.

Parcheggiò nel vialetto di casa. Quando chiuse la portiera, di scatto, due dita rimasero incastrate. Perplesso, tirò la mano, che rimase saldamente ancorata alla macchina. Poi fece scattare la maniglia, liberando le dita, che scivolarono lungo il fianco. Tirò via un’unghia rimasta appesa al polpastrello e la fece cadere a terra, distratto. In casa si sdraiò sul divano e accese la televisione. Il suono del campanello lo riscosse. Quando aprì, le labbra si schiusero, per la sorpresa.

“Ciao Nic, da quanto eh?”

Sull’uscio lo aspettavano quattro ragazzi, sorridenti.

“Ehi, sì”

Nicola sorrise appena.

“è proprio tanto che non ci si vede”

Gli altri non risposero. Nicola deglutì.

“Che ci fate qui?”

Il più alto del gruppo alzò le spalle.

“Sai, abbiamo incontrato Luca”

Nic annuì.

“Ah?”

“Sì, noi usciamo ancora”

“Immaginavo”

“Ci ha detto quella cosa”

Nicola non rispose.

“Che volete?”

“Niente… ci chiedevamo…”

Guardò gli altri, che fecero un cenno di assenso.

“… anche noi abbiamo i nostri motivi”

Nicola inspirò profondamente. Poi uscì e superò i vecchi compagni.

“Okay”

“Okay?”

“Sì, fate quello che volete”

Chiuse gli occhi, dando loro le spalle. Si ritrovò a terra. Provò ad aprire gli occhi.

Non ci riuscì.

Di Roberta Sciuto. Leggi gli altri capitoli di Racconti oltre i Margini: Clicca qui

Hai un racconto, una poesia, una recensione o un testo di critica nel cassetto e vuoi vederlo pubblicato su L’Incendiario: scrivi alla nostra redazione, redazione.incendiario@gmail.com

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...