TRE SONETTI di Massimo Bernardo Dolci
McD
All’ombra degli archi dorati tu ed io
Senza più dio senza bene né male
Uniremo ciò che è tuo con ciò che è mio
E ingurgitando cibo innaturale
Nella musica aziendale voleremo
Lontano dalla terra devastata
E nel piacere dell’altro crederemo
Al progresso e alla gioia imbottigliata
E non sentendo più le disperate grida
Degli uomini nel fango calpestati
Noi gusteremo quella carne omicida
Che annera i laghi e brucia i boschi e i prati
Dal mondo morto assolti, immacolati
Tu ed io nell’ombra degli archi dorati
~
UN SONETTO GAY
Quante cose ho imparato dai reietti
Nei primi giorni quando andavo a scuola
E cosa fare per non fare gola
Alle risate degli scolaretti
Quanto ho imparato bene ad indicarli
Deridendoli perché erano strani
E a confondermi in mezzo ad i codardi
Purché non mi guardassero le mani
Coperte di piaghe schifide e rosse
Dovute a un qualche tipo di allergia
E non capissero le orrende grosse
Differenze nella fisionomia
Del loro cuore rispetto al mio —
Che non batteva per Lia, ma per Pio.
~
LE ORIGINI
Nei paradisi di suburbia
Nelle rotonde senza uscita
Nei silenziosi cul de sac
Laggiù scintillano le Origini
Non lo diresti dalle case
Di cemento sfranto Non lo
Diresti prestando attenzione
Ai discorsi lapalissiani
Che ammorbano l’aria e le menti
Nelle buie sere dei bar
Ma è proprio nell’oscurità
Che si accrescono quei germogli
Tanto forti da disgregare
Fra le radici il duro marmo
di Massimo Bernardo Dolci
Hai una poesia o un racconto nel cassetto? Scrivici tramite email: redazione.incendiario@gmail.com