Il Confine di Silvia Cossu (Neo edizioni, 2022) – Recensione
Personalmente ho sempre amato i libri complicati, di quelli che vogliono raccontare tanto e che per farlo devono usare stratagemmi inusuali. Definirei così questo libro: inusuale e pieno.
Potrebbe essere definito anche come un thriller psicologico, o un giallo della mente (come spiega la casa editrice) o addirittura un romanzo di formazione.
Si intervallano le storie di due protagonisti, uno psichiatra famoso e una Ghostwriterche ne deve scrivere la biografia. Lei è una donna insoddisfatta, priva delle emozioni che una volta la facevano sentire viva. È una donna che riflette la società odierna, che dà importanza più al denaro che alle persone. La vanità è ciò che spinge i suoi clientia rivolgersi a lei. Vanità che sfrutta da quando ha iniziato il suo mestiere. Già leggendo questo, nelle prime pagine, il libro mi ha catturato, perché in effetti è tutto vero e rispecchia la mia visione del mondo.
Tutte le ricerche e tutte le interviste che fa sullo psichiatra passano quasi attraverso i pazienti del dottore, soprattutto una, Irma, che sarà il nodo principale intorno al quale girerà realmente il libro e la protagonista. Il mistero che avvolge la vita passata dello psichiatra stravolge la mente della protagonista e ha stravolto anche la mia. È qui che sta il thriller, ansia perenne fino all’ultima pagina, con la smania di capire chi realmente sia questo dottore. Forse è un ciarlatano. Forse è malato anche lui. Oppure è realmente il grande genio della medicina psichiatrica proprio come appare. Non so neanche se sia importante saperlo.
Fino alla fine non si riesce a capire dove l’autrice voglia andare a parare ed è questo che ho apprezzato di più del libro. Silvia Cossu, con il suo linguaggio freddo e distaccato, è riuscita a creare dei dinamismi perfetti tra problemi mentali e necessità di pagare le cure.
Tutto è basato su giochi di sguardi, frasi dubbie, eventi inaspettati e quasi inspiegabili ai fini della storia. È un libro che mi ha trasmesso sensazioni contrastanti: riflessioni sui temi del mondo, ansie, imbarazzo per alcune proposte pornografiche rivolte alla protagonista. Poi, arrivata al finale, sono riuscita a collegare tutti i pezzi e ho capito il titolo. Il confine tra dottore e paziente, tra normalità e pazzia, tra successo e fallimento. Tutto questo mi ha lasciato con una domanda: esiste davvero questo confine?
Credo fosse questo lo scopo del libro, arrivare a questa domanda. Pochi libri mi hanno lasciato dentro qualcosa di così profondo ed è per questo che ho voluto raccontare le mie impressioni. Chi come me ama farsi sconvolgere da un libro complicato deve assolutamente leggerlo.
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