Da bruco diventerò farfalla: Intervista a Sarah Barbaglia

Da bruco diventerò farfalla (GAZ Edizioni, 2022) è un romanzo di metamorfosi: il vento dell’imprevedibile ci costringe a trovare forme migliori per poterlo sostenere, e Sarah Barbaglia riesce a cambiare forma, ad affrontare il soffio del vento, a trasformarsi da bruco in farfalla, e poter finalmente volare. Sono entusiasta, pertanto, di avere ospite Sarah Barbaglia su L’Incendiario, per poterci addentrare all’interno della sua autobiografia Da bruco diventerò farfalla.

Ti do il benvenuto, Sarah, e innanzitutto mi piacerebbe chiederti: quando hai deciso di scrivere il tuo romanzo? E da dove nasce il titolo “Da bruco diventerò farfalla”?

Non c’è un momento preciso in cui ho deciso di scrivere, è un bisogno nato da sé, cercando il senso di quello che mi è accaduto, cercando di affrontare i problemi, le difficoltà, le ferite che hanno condizionato e pesato sulla mia vita.
Perdere tutto in un momento e risvegliarsi da un coma senza ricordare o saper parlare ti costringe a dare un significato all’accaduto e ricercare nuove strategie per recuperare e riacquistare la gioia di vivere.
Ho sempre cercato di prendere degli appunti anche scritti in modo scorretto o poco chiaro, da subito, non appena uscita dal coma ho riacquistato la capacità di parlare e scrivere.
Una persona mi ha proposto di ordinare i miei pensieri e fissare le riflessioni che avevo annotato per anni.
Pensavo di non farcela invece una notte mi svegliai di colpo e incominciai a scrivere.
Con l’incidente ho dovuto recuperare tante abilità e capacità e mi sono sentita proprio come un bruco che deve impegnarsi per trovare una forma di vita migliore, anche io ho dovuto impegnarmi molto soprattutto dal punto di vista emotivo.
È una storia di crescita, di cambiamento e l’immagine del bruco che nella sua metamorfosi diviene una farfalla, che può volare, spaziare… rappresenta bene la mia trasformazione interiore.

Nelle prime pagine del romanzo racconti della tua famiglia, di tuo padre e della lunga gestione della sua malattia: come è stato ricordare quei momenti attraverso la scrittura?

Per me è stata una esperienza fondamentale scrivere ricordando i fatti e le persone con cui li avevo vissuti, mi ha obbligato a ripensare a come li avevo vissuti e a far venire a galla le contraddizioni con cui li avevo vissuti. Cercare chiarezza per chi leggerà la mia storia è stato cercare la chiarezza in me stessa, la sincerità di ammettere le fragilità e scoprire anche quanto amore c’è stato nella mia vita nonostante il dolore e la perdita.

Il tuo incidente segna un prima e un dopo all’interno del tuo romanzo e, immagino, all’interno della tua vita, ma lo racconti, nelle tue pagine, con estrema genuinità e limpidezza. Quanto è importante, secondo te, essere genuini e limpidi nella scrittura, in particolar modo quando si racconti di eventi o periodi traumatici?

Non avrei potuto scrivere in modo diverso perché io sono così. Credo che sia importante essere sinceri e limpidi se si parla di se stessi proprio per trovare nella scrittura un momento di liberazione delle proprie emozioni, una specie di catarsi. Credo anche che sia utile a chi legge confrontarsi con una storia vera, riconoscere delle difficoltà reali e vedere che con fiducia si possono accetare con serenità, prenderle fra le mani e plasmarle in modo nuovo.

Un raggio di sole, per te, che sembra fermare il vento dell’imprevedibile, è sicuramente la città di Valencia: cosa rappresenta Valencia per te?

Per me Valencia è stata la città che mi ha aiutato nel cambiamento. Avevo bisogno di un ambiente nuovo e accogliente, un luogo in cui la mia voglia di rinascita fosse agevolata. Le difficoltà che ho dovuto affrontare nell’uso dei sensi mi hanno portato ad apprezzare di più tutto ciò che i sensi mi trasmettono.
Per questo amo vivere a Valencia, per il cielo sempre limpido ed azzurro, il clima mite, il vento, il mare con il rumore delle onde e la dolcezza della sabbia.
Anche psicologicamente incontrare nuove persone, imparare una nuova lingua e conoscere una nuova cultura mi ha aperto la mente e arricchita.

L’Arteterapia ha sicuramente giocato un ruolo importante nella tua metamorfosi: quanto è importante l’arte, intesa come terapia per il corpo e per la mente

Per me aver scoperto e praticato l’Arteterapia è stato davvero importante perché mi ha aiutato a comprendere molte cose di me e a trasformare i miei vissuti senza negare le difficoltà o la negatività che provavo. Mi ha insegnato a dare un nome alle mie emozioni, a riconoscerle, non reprimerle ma neanche esternarle in modo sbagliato. Ho imparato che posso gestire la mia vita trasformando le emozioni negative.
Tutto questo è stato possibile perché l’arteterapia usa tecniche artistiche per esprimere pensieri ed emozioni. Con la pittura, la danza, il teatro, la musica si sviluppa un percorso di educazione emotiva che porta a identificare e governare le proprie emozioni.

Durante il corso di Arteterapia, ti è stato chiesto di compilare il Quaderno di sviluppo emozionale: cosa scriveresti oggi su questo quaderno?

Secondo me tutto il libro è diventato un quaderno di sviluppo emozionale in cui ho rivissuto con piú consapevolezza le diverse fasi della mia vita.
Ogni giorno per me rappresenta una nuova pagina del mio quaderno e ognuna di queste segna un passo avanti nella mia crescita personale.
Adesso provo gioia di continuare a crescere, imparare cose nuove e spero di ampliare sempre più l’empatia verso gli altri e sviluppare anche la mia autostima in modo equilibrato.

Per chiudere, ti pongo la domanda che poniamo a tutti i nostri autori intervistati: chi è il tuo Incendiario? Ovvero, qual è il libro che per te è necessario leggere o consiglieresti di leggere a un giovane scrittore?

Consiglio il libro di Oliver Sacks L’uomo che scambiò sua moglie per cappello.
Leggerlo mi ha aperto la mente e cambiato la percezione di me stessa. Sono riuscita a non sentirmi più sola e isolata, ho scoperto che posso essere un puntino di una bolla più grande che comprende me e gli altri.

Intervista a cura di Antonello Costa

E tu: sei interessato al romanzo di Sarah Barbaglia, Da bruco diventerò farfalla (GAZ Edizioni, 2022)? Lo trovi in libreria, su Amazon e su IBS.

Hai un racconto, un poesia, una recensione o un articolo di critica inediti: mandacelo tramite email per vederlo pubblicato su L’Incendiario, redazione.incendiario@gmail.com

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