Paralisi

Racconti oltre i Margini: Paralisi

<< La morte venne prima di me, e sarà dopo di me. Nel mezzo, un’esistenza paralizzata.>>

Penso poco. Di più non riesco.

La luce che colpiva la porta era più gialla, fino a poco fa. Adesso è arancione.

Non penso a parole, penso a sensazioni. Perfino queste parole non sono parole.

Mi trema la carne, sento freddo.

Forse qualcuno morirà.

Adesso la luce è violetta. Le piastrelle lucide riflettevano la sagoma fioca della finestra.

No. È certo.

L’aria è odorosa. La luce se ne sta andando.

Forse morirà se esco di qui. Forse morirà se resto ancora qui, immobile. Non riesco a dirlo.

Lo spazio è silenzioso. Il lavandino perde qualche goccia. Plic.

Com’ero prima? Mi rivedo, come fosse la storia di qualcun altro.

Le mani si sfregano. Umido. Plic.

Adesso chi sono. Cosa sono. Cosa vedo.

?

Rumori. Scale.

Sta morendo, e in silenzio.

Umido.

Potrei essere io.

Mani. Sfregare. Umido.

Sto morendo.

?

È buio. Vedo una sagoma. Urla “Maria, Maria”.

Maria.

Si avvicina. Urla “Maria, Maria” Piange.

Dirà che sto morendo.

Urla ancora. Umido. Guardo le mie mani.

Sangue.

Urla disperato.

Il bambino, Maria.

Nostro figlio.

di Roberta Sciuto

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