Siamo lieti di presentare il vincitore del concorso letterario “Festa dell’albero”, indetto, dall’associazione “Il piccolo principe” e “L’incendiario” per la scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Formia:
Tanto tempo fa di Enrico Izzo
Tanto tempo fa, quando ero molto piccolo, mio nonno mi portava nel parco e giocava insieme a me a
pallone. Ricordo ancora le corse dietro la palla e lui che cercava di parare i miei gol. Era molto forte e io mi divertivo tanto a giocare con lui.
Tutte le volte che poteva mi portava lì, diceva che un’ora al giorno all’aria aperta faceva più bene di una medicina.
Un giorno, ricordo, decise di non giocare. Era stanco e mi chiese se potevamo restare seduti ai piedi di una quercia. Era altissima, con una chioma gigantesca e aveva tante ghiande come frutto. Ed era bellissima, con tantissime foglie rosse. Non era la prima volta che la vedevo, ma solo quel giorno avevo fatto caso a quanto fosse grande.
Ci sedemmo. Lui era molto stanco. Mi disse “ Questa quercia è più vecchia di me!”
A me sembrava strano perché mio nonno aveva 80 anni.
Mi disse che quando lui aveva la mia età la quercia era già lì, forse meno alta ma sempre molto bella.
Mi disse che quella quercia lo aveva visto crescere, così come aveva visto crescere il suo papà e suo nonno.
Mi sembrava impossibile.
Mi raccontò quel giorno che a quella quercia raccontava tutti i suoi segreti, che andava da lei ogni volta che si sentiva triste o arrabbiato.
“C’è una cosa che mi aiutava a stare meglio” mi disse e si alzò. Abbracciò la quercia e mi invitò a farlo.
Così abbracciai la quercia come faceva lui. Abbracciare un albero fa bene al corpo e alla mente, ti riempie di energia buona, mi disse mio nonno.
Quella quercia poi per lui era quella giusta perché, oltre a essere maestosa, era forte perché era riuscita a resistere a guerre, era accogliente perché aveva dato riparo a migliaia di nidi, sana perché era riuscita a sfiorare il cielo senza mai staccarsi dalle sue radici. È anche grazie a quella quercia che l’aria sa di buono e i colori sono belli e vivi, anche in inverno.
“Vieni qua, ogni volta che ne sentirai il bisogno, tutte le volte che avrai bisogno di pensare. Un albero riesce ad essere un buon compagno.
E starà con te per sempre, come ha fatto con me. Prenditene cura come se fosse una persona”.
Da quel giorno quella quercia è il posto che amo di più!
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